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11 Dic 2024
La volontà del Ministro Salvini di salvaguardare il settore dell’automotive italiano chiedendo a Bruxelles di rivedere i modi, i tempi e le sanzioni per una transizione ecologica che sia anche una transizione sostenibile da parte di tutti, ci vede molto speranzosi che si possa concepire un sistema di trasporti delle persone e delle merci che veda in primis i cittadini e le imprese parte attiva per raggiungere obiettivi realmente possibili. La data del 2035 per lo stop alle auto a combustione interna deve essere posticipata, se non vogliamo contribuire alla perdita di milioni di posti di lavoro nel settore della produzione e dei servizi.
Allo stesso tempo consideriamo molto positivo l’approccio italiano per la sicurezza stradale. La discussione in corso a Bruxelles sulla direttiva Disqualification, che punta a uniformare in tutti i Paesi UE alcune decisioni sul ritiro della patente di guida in caso di infrazioni gravi, ci vede particolarmente interessati essendo proprio l’autotrasporto il principale attore che opera giornalmente sulle strade di tutta Europa.
Il mondo dell’autotrasporto e della logistica fa appello, per questo, al Ministro Salvini affinché a livello europeo si concretizzino norme a favore della sicurezza delle persone che operano sulla strada, punendo quelle aziende che operano al di fuori delle norme e che permettono ai propri autisti di operare oltre i limiti orari giornalieri, che causano spesso incuranza delle regole della sicurezza. Allo stesso tempo e’ necessario, invece, valorizzare quelle imprese e quei lavoratori che operano in sicurezza garantendo la piena e libera circolazione su tutte le strade dell’Unione Europea e continuando ad investire in infrastrutture come richiesto dalla stessa Unione Europea completando le reti TEN-T.
Con le imposizioni dall’alto non si va da nessuna parte e contribuiremmo solamente ad arricchire altre economie, non ce lo possiamo permettere!, dichiara Paolo Ugge’, Presidente di FAI-Conftrasporto
Fonte: CONFTRASPORTO